الكاتب والأديب الإيطالي /باولو أنسالدي. ورواية شظايا اثنين علي موقع النهضة الأدبية باللغة الإيطالية
Libri / Paulo Ansaldi
Italia
Altra novella che troverete in “SCHEGGE DUE”
L’AMICO DETENUTO
Alcuni mesi or sono, ho ricevuto, da parte di un detenuto di Trapani, la richiesta di potere ricevere qualche mio libro pubblicato. Ho subito risposto e fatto sapere al Direttore del penitenziario se potevo venire e regalare alcuni libri anche ad altri detenuti. Ricevuta risposta positiva ho fissato appuntamento e così il giorno stabilito mi sono presentato al portone dell’Istituto di pena. Spiegato il motivo della mia presenza, mi hanno condotto dal Direttore che mi aspettava. Avuta una breve chiacchierata, mi ha ringraziato per il regalo ai detenuti.
Ho chiesto di poter conoscere l’uomo della richiesta ma ho ricevuto un diniego, non perché non volesse accontentarmi ma perché il detenuto aveva scontato la pena e, grazie alla buona condotta e agli sconti di pena avuti, è uscito una settimana addietro. Ho chiesto almeno il suo indirizzo per inviarglielo e ho lasciato gli altri volumi a lui in modo da distribuirli a chi era interessato alla lettura. Stavo andando via quando, dopo avermi stretto la mano, mi ha dato una lettera scritta da chi aveva chiesto il libro. Misi la lettera in tasca, salutai e fui accompagnato fino al portone. Mi diressi verso la macchina, posteggiata nelle vicinanze e invece di andare via, curioso, presi la lettera e la aprii. Era una lunga lettera, scritta molto chiaramente, con una bella grafia e man mano leggevo, le lacrime scorrevano lungo le mie guance.
Caro Paolo, grazie per aver accolto la mia richiesta e te ne sono grato. In questi lunghi anni di carcere ho letto tantissimo e ora volevo leggere qualcosa di nuovo. Ecco perché mi sono rivolto a te. Grazie alla mia buona condotta e agli sconti di pena, fortunatamente per me, si è anticipata la mia libertà. Mi dispiace non poterti conoscere e salutarti. In fondo alla pagina troverai il mio indirizzo e potrai inviarmi il libro a casa mia. In altre circostanze, forse, avrei atteso te ma capirai che da tanti anni non vedo i miei bambini e ho tanta voglia di vederli e abbracciarli. Scusami ancora. Dentro il penitenziario mi conoscono tutti perché dopo la condanna ho scritto la seguente lettera che, venuta a conoscenza la stampa, è stata diffusa e pubblicata in parecchi quotidiani. Da quel giorno ho capito gli sbagli fatti e, negli anni, sono stato preso dal Direttore e dai secondini come “il carcerato modello”.
Ed ecco la famosa lettera:
Cara mamma, intanto ti devo ringraziare per avermi messo al mondo e per aver dedicato del tempo alla mia crescita .Così come ti ringrazio, devo dirti che tu non ti sei comportata, per il resto, come una donna che ama suo figlio, perché proprio quando avevo bisogno di te, tu, egoisticamente, hai pensato a te stessa e invece, di aiutarmi, mi hai portato verso una cattiva strada, tant’è che ora mi trovo dentro, a scontare tanti anni di carcere, per colpa tua.
Ti ricordi quando ragazzino rubai la bicicletta ad una persona e tu mi aiutasti a nasconderla per poi venderla? Allora hai sbagliato e non mi hai fatto ravvedere che non si deve rubare.
Ricordi quando rubai quel portafoglio pieno di soldi con i quali comprasti tanti vestiti? Anche allora hai sbagliato a non farmi ravvedere. Ora mi rendo conto e so che l’albero si raddrizza quando è piccolo. E’ tu cosa hai fatto? Mi hai incoraggiato a proseguire.
Ricordi quando non volevo andare a scuola e tu hai lasciato andare per aver più tempo per rubare?
Mamma, sono cresciuto e non avendo un mestiere sono stato costretto a tirare avanti rubando. Con la condanna ho perso l’amore dei miei figli e di mia moglie e, sempre per colpa tua, dovrò rimanere dentro per molti anni. Forse sarebbe stato giusto che anche tu fossi finita dentro perché complice indiretta. Ora non ti maledico ma ne dovrai rendere conto a Dio di questo tuo comportamento.
Spero qua dentro di ravvedermi e studierò per, possibilmente, conseguire un diploma e sono sicuro che, se m’impegnerò tanto, ci potrò riuscire. Posso solo dirti grazie per avermi dato la vita e per avermela tolto.
Non ti odierò, non ti guarderò più. Spero solo di dimenticarmi di te.
Il tuo ex figlio